La nostra Azienda

Calzaturificio Coppola

L’eccellenza dell’artigianalità.
Dalla scelta dei materiali, al metodo lavorativo.
La sapienza e la competenza delle produzioni Made in Italy,
al servizio del proprio brand e di marchi internazionali.

Dove lo sguardo è cura,
e la cura è il marchio di fabbrica.

"Bisogna essere predisposti ai cambiamenti,
seguire l’evoluzione per assolvere compiti poliedrici"

Angelo Coppola

La storia di Angelo Coppola

“Da me !... Non quando m'avviai trepido
c'era una madre che nel mio zaino
ponesse due pani
per il solitario domani...”

La storia di Angelo Coppola comincia così,
come una poesia sussurrata nel tempo.

Una storia italiana unica,
ma che allo stesso tempo incarna lo spirito di intere generazioni,
figlie di una madre terra che ancora oggi vede sbocciare i propri fiori oltre l’orizzonte di casa.

Angelo è il primogenito,
il primo seme piantato da una famiglia contadina originaria di Aquilonia,
un piccolo paesino del Sud Italia.

Sono gli anni in cui bisognava crescere in fretta e partire.
Gli anni delle valigie armate di sogni e speranze.

Ali e radici per inseguire la propria strada in solitaria,
per raggiungere la vetta del proprio destino.

Ed è così che nel 1975 Angelo Coppola
decide di trapiantare il suo sogno a Milano.

“ ...Da me, da solo, solo e famelico, per l'erta mossi rompendo ai triboli i piedi e la mano, piangendo, sì, forse, ma piano...”

L’arrivo frenetico nella grande città, lascia poco tempo e poco spazio
per farsi sopraffare dai dubbi e dalla nostalgia.

Angelo Coppola,
pian piano inizia ad intuire che quel sentimento si stava tramutando già in altro,
ma era ancora troppo giovane per capire in cosa.
Così decide di tuffarsi e di seguire la fiamma della curiosità.

Cambia diversi lavori, fa una lunga gavetta,
incontra persone, fonda una band.
Si mette in gioco.
E tutto questo scorrere lo porta a incontrare il mondo delle calzature.

Nessuno sa da dove arriva una passione,
ma lui sente quel fuoco sacro che arde
e che porta a sognare una vita fuori dall’ordinario.

Ed è così che decide di indirizzare tutta questa spinta
intraprendendo uno studio serale per modellista
in concomitanza con il suo lavoro.

Tra frastuoni e luci di città,
tra rumori di auto e macchinari da produzione,
si chiudono gli anni '80.

E Angelo Coppola sta per scrivere una nuova pagina.

“...Ascesi senza mano che valida mi sorreggesse.“

Hai davanti un foglio bianco.
Che cosa fai?

Siamo nel 1991.

Angelo Coppola ha capito la sua strada,
decide di seguire il suo sogno e di scrivere sopra quel foglio la sua storia.

La passione è fiorita, decide di mettersi in proprio e di fondare il brand.

Compra i primi macchinari, lavora ovunque, in cantina a casa, in garage.
Si costruisce il primo piccolo polo a Cormano,
inizia a produrre scarpe che parlano la lingua della sua passione.
Sette paia a settimana, un piccolo inizio ma incisivo, segnato dal suono degli attrezzi da lavoro e dalla cura meticolosa di ogni dettaglio.

Continua nei suoi passi, guidato dall'intuito e trova un alleato nel suo ex datore di lavoro.

Un sostegno che si rivela cruciale, spalancandogli le porte di Londra.
Questo fiore sbocciato è ormai pianta che inizia a ramificarsi.

Negli anni '92 e '93, le sue creazioni trovano casa nei prestigiosi negozi di Russell & Bromley,
incantando reali e persone di alta levatura.

Non è solo una questione di scarpe; è arte, è estro, è eleganza.

Il suo tocco conquista il cuore e gli armadi di figure come la Regina del Brunei.

Nella prestigiosa boutique Pinet sulla New Bond Street, il suo nome diventa sinonimo di creatività su misura, di scarpe e borse che danzano tra le righe dei suoi disegni, che anticipano desideri di materiali e linee esotiche e pregiate.

Angelo Coppola, indomito nella sua arte, decide di accelerare ancora, di alzare la posta del gioco.

Nel 1993, affronta la sua prima fiera del settore al MICAM.
Da qui seguono una serie di appuntamenti internazionali.

Angelo Coppola inizia a presentare il suo mondo in giro per il mondo.

E fuori scatta l’inizio del nuovo millennio.

“...E salgo ancora, da me, facendomi da une la scala, tacito, assiduo; nel gelo che spezzo, scavandomi il fine ed il mezzo...”

Sono gli anni 2000, Angelo Coppola cambia pelle e si adatta agli avvenimenti intorno a sé.

L'attacco alle Torri Gemelle del 2001 segna il mercato internazionale con un drammatico “prima e dopo”.

Da questa necessità si accende la scelta di rilanciare e di alzare la posta in gioco investendo e incrementando il polo produttivo “Calzaturificio Coppola”.
Mostrando ancora una volta lungimiranza, cura e metodo,
anche al servizio di grandi brand del lusso internazionali,
tra cui: Manolo Blahnik. Chanel. Louboutin.

Sono anni convulsi, tutti vivono sull’altalena di un mercato incerto.
Angelo Coppola sente il brivido,
non come paura ma come sfida,
con l’approccio di chi è navigato nell’affrontare queste acque.

Il mondo Coppola cambia pelle e continua a rilanciare,
presenziando contesti Internazionali, rappresentando l’eccellenza del lusso e dell’artigianalità Made in Italy.

Tra cambiamenti e nuove sfide tecnologiche,
lo sguardo è sempre orientato verso le nuove cime da scalare.

La storia di Angelo Coppola continua così,
come una poesia sussurrata nel tempo.

“..Salgo; e non salgo, no, per discendere,
per udir crosci di mani, simili
a ghiaia che frangano,
io, io, che sentii la valanga;
ma per restare là dov è ottimo restar,
sul puro limpido culmine,
o uomini; in alto,
pur umile: è il monte ch'è alto;
ma per restare solo con l' aquile,
ma per morire dove me placido
immerso nell'alga
vermiglia ritrovi chi salga:
e a me lo guidi, con baglior subito,
la mia piccozza d'acciar ceruleo,
che, al suolo a me scorsa,
riflette le stelle dell'Orsa."


Giovanni Pascoli - La Piccozza

La strada del nostro successo

Nel 1975 Angelo Coppola si trasferisce a Milano.

La strada del nostro successo

Nasce la necessità di riproporre sul mercato il proprio brand tramite lo studio della nuova collezione.